L'Archivio storico racconta - Il monastero di Santa Clara di Pavia


Pavia, anno 1476. Siamo in quella che è oggi è via Langosco e sulla facciata del monastero francescano dedicato a Santa Maria delle Grazie, meglio conosciuto come Santa Clara, i cittadini di Pavia e i viaggiatori leggono, al di sotto di un affresco in cui è raffigurata la Vergine, questa iscrizione: “Sancta Maria Gratiarum / O tu chi passi per questa via, mira e contempla questa figura mia. / Giamata son Maria de Dio Madre, piena de ogni consolatione et suavitate. / Parigiata son a chaduno gratia fare, chi devotamente a me se vole retornare. / De l’anno MCCCCLXXVI per amore di Dio, fabricata fo questa giesa a honore mio”.

Da allora sono trascorsi oltre cinque secoli e in questo lungo tempo molte sono state le destinazioni d'uso dell’edificio: monastero, collegio, caserma, case dei dipendenti comunali, ricovero per senza tetto. Presto Santa Clara si trasformerà ancora, diventando un importante polo culturale cittadino, nuova sede della Biblioteca Civica, dell’Archivio storico civico e molto altro ancora: ancora una volta l’ex monastero di Santa Clara aprirà le sue porte alla Città.

Gli studenti dell’Istituto Cairoli di Pavia, attraverso un rigoroso lavoro di ricerca storica durato due anni sulle fonti archivistiche, documentarie e bibliografiche, in collaborazione con l’Archivio storico civico, hanno ricostruito questo lungo percorso e ci accompagnano in questo viaggio temporale che parte dalla Pavia medievale per arrivare ai giorni nostri. Lo scorso 6 giugno hanno presentato in un incontro pubblico i risultati della loro approfondita ricerca (si veda l'articolo de "La Provincia Pavese").

 


 

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I documenti presentati attraverso la rubrica “L'Archivio storico racconta”, così come tutti i fondi del nostro patrimonio, sono liberamente consultabili presso la sede di Piazza Petrarca 2 nei giorni e orari di apertura al pubblico.


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