Il primo romanzo di Ilaria Mattioni Stelle di panno, è un libro molto bello che, attraverso le vicende quotidiane delle piccole protagoniste, amiche e compagne di scuola, Carla e Liliana, racconta, con linguaggio semplice e scorrevole, gli anni oscuri dellItalia: dal 1938, quando furono promulgate le leggi razziali, fino al termine della seconda guerra mondiale.
Carla, è figlia di un commerciante di stoffe con un bel negozio al centro di Milano; Liliana invece si chiama Treves, è ebrea, sua madre è concertista di pianoforte, suo padre scrittore e giornalista. La loro maestra Panzeri, appassionata sostenitrice del Duce e del fascismo, espelle Liliana dalla classe, come impongono le leggi razziali. Carla, per essere accettata dalle compagne più fanatiche, oltre a arruolarsi nelle Piccole Italiane, si allontana da Liliana e, per mostrare il suo coraggio e il suo disprezzo per gli Ebrei, compie un gesto che rovinerà la loro amicizia. Gli eventi si susseguono velocemente e le due protagoniste, assieme alle loro famiglie, dovranno affrontare la dura vita quotidiana: la guerra lunga e dolorosa, la fame, i terribili bombardamenti, la fuga sul lago Maggiore della famiglia Treves (divenuta Trevigiani grazie a documenti falsi), la guerra civile, la nascita della Resistenza, Radio Londra ascoltata in segreto, la borsa nera, le delazioni e finalmente la Liberazione e la fine della guerra.
I giovani lettori entreranno subito nel mondo quotidiano di Liliana e Carla, vivendo assieme a loro le dolorose e tragiche vicende di quel momento storico. Una storia di amicizia che, allo stesso tempo, stimola a riflettere non solo sul periodo narrato ma anche sulla situazione attuale del nostro Paese. Un testo che può essere adottato come lettura nelle scuole perché solo attraverso la conoscenza e lo studio della nostra storia, in particolare degli anni raccontati, dai quali nacquero la Repubblica e la Costituzione, i giovani possono comprendere quanto sia importante vivere in pace in un Italia libera e democratica. La libertà, la pace e la democrazia sono valori che occorre sempre rispettare e tutelare non solo per il nostro bene e quello delle generazioni future, ma anche per onorare tutte quelle persone che si sono impegnate, anche a costo della propria vita, nella costruzione di unItalia più giusta e umana. In nome della libertà e della giustizia la storia cinsegna che si può, anzi si deve, disobbedire a leggi (come quelle razziali) che nuocciono alle persone, in particolare a chi è più debole e inerme. E ingiusto e disumano costruire muri fisici e mentali, dividere lumanità in razze, così come considerare alcune persone inferiori e disprezzarle solo perché hanno un diverso colore della pelle o sono disabili o provengono da storie e culture diverse, o appartengono a ceti sociali più bassi.
Lamicizia tra Carla e Liliana e tra le loro rispettive famiglie, insegna che solo conoscendo laltro, accostandosi senza paura, pregiudizi e schemi a colui che ci viene presentato diverso da noi - e quindi nemico e pericoloso - ci possiamo rendere conto che è una persona come noi, con la stessa voglia di essere amato e rispettato, con la stessa voglia di vivere in pace, in modo dignitoso e di essere felice.
Qui, sulla terra, tutti noi apparteniamo a ununica razza: quella umana.
Antonella Dal Grande
[Ilaria Mattioni, Stelle di panno, Lapis Edizioni, 2018]
Antonella Dal Grande, Laureata in Scienze Politiche all'Università la Sapienza di Roma, attualmente lavora presso il Ministero della Pubblica Istruzione. Collabora da anni con le biblioteche, in particolare con la Biblioteca Bonetta di Pavia, nell'organizzazione di eventi per la promozione del libro e la lettura.