Segnalazioni librarie


 

Davide Orecchio, Lettere a una fanciulla che non risponde, Bompiani, 2024.

Davide Orecchio, classe 1969, da un decennio percorre vie singolari delle patrie lettere costruendo romanzi che germinano dal passato storico rivissuto con una buona dose di fantasia; in questo caso, invece, approda ad una dimensione fantascientifica. Stiamo parlando di un autore difficile, colto, i cui testi operano su più livelli di comunicazione e spesso sono di ardua lettura. Anche Lettere a una fanciulla che non risponde, bisogna dirlo, parla ad un lettore perseverante e coraggioso.

Si tratta di un epistolario d’amore, scritto con strumenti del lontano passato, cioè carta e penna, da parte di un amante che non si rassegna alla lontananza a cui è stato condannato da parte della donna con cui ha vissuto per trent’anni. Ma non è un essere umano a scrivere queste lettere, quanto invece un robot da compagnia, un love bot; la sua padrona-amante è diventata vecchia e malata e non ne ha più bisogno, ora le serve, probabilmente, un robot infermiere… ma la macchina non si rassegna: è così entrata in sintonia con il sentire umano, da essere più umana della donna che ha servito e, non rassegnandosi ad essere abbandonata, scrive queste lettere senza risposta in cui narra le sue vicissitudini in un mondo futuribile come una novella Sherazade che intesse i suoi racconti per riconquistare l’amato. Naturalmente l’autore ha le antenne sintonizzate sul futuro dell’A.I., l’intelligenza artificiale e i suoi ancora insondabili sviluppi, ma, in fondo, costruisce uno strano romanzo sulla dimensione irrinunciabile e fondante dell’empatia.

 

Daniele Mencarelli, Degli amanti non degli eroi, Mondadori, 2024.

Di Daniele Mencarelli il pubblico conosce soprattutto due romanzi: Tutto chiede salvezza, 2020, premio Strega Giovani e Fame d’aria del gennaio 2023, di cui si è abbondantemente parlato in sede critica e sui media. Si tratta di un narratore che ha saputo incontrare i gusti di un pubblico che lo segue con interesse; premetto questo per indicare una certa sorpresa nel trovare in libreria, nella collezione de Lo Specchio, edita da Mondadori e curata da Maurizio Cucchi, la più prestigiosa collana di poesia in Italia, questo Degli amanti non degli eroi, appunto, di Daniele Mencarelli. Probabilmente molti dei suoi lettori ignorano che l’esordio di questo scrittore romano è avvenuto negli anni Novanta in ambito poetico nella rivista clanDestino, poi con le edizioni Nottetempo.

Ci va comunque un certo coraggio per affrontare il pubblico prospettando la contiguità tra l’espressione in versi e quella in prosa, cosa nei nostri tempi spesso negata e, comunque, del tutto inusuale.

Questo volume consta di due composizioni lunghe ed articolate con una struttura narrativa che le sorregge: il primo è il resoconto di un amore fra due adolescenti che apre addirittura a domande metafisiche; il secondo una disanima del concetto di eroe al quale Mencarelli contrappone l’esperienza dell’amante, come apertura all’altro e all’Alterità. Un libro godibile, anche per chi non sia abituato a leggere la poesia contemporanea.

 


Luigi Dell'Orbo, nato nel 1962 in provincia di Pavia, vive da decenni in Piemonte, tenendo comunque vive le proprie radici lombarde.
Lettore appassionato e puntuale si occupa prevalentemente di narrativa italiana contemporanea.

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