Angelo Ricci, 6662

Angelo Ricci, 6662

Un solo scrittore per tutto il mondo, la sintesi dei libri e della scrittura in un solo autore. Lo scrittore unico, supremo, senza più necessità di altri scrittori perché basta lui, lo scrittore-Golem. E poi un solo libro, il libro totale. Questo è il paradosso che ci prospetta Angelo Ricci con il suo 6662. Che non è completamente inedito, perché le prime due sezioni, La parte di niente e La parte degli scrittori, sono uscite in e-book nel 2013 per le Errant Editions, editore fantomatico quanto il più volte citato Amos Lemma, autore di quattro romanzi i cui titoli sono stati misteriosamente diffusi in rete da un “oscuro” scrittore italiano (che poi così oscuro non è). Con l’aggiunta della terza sezione, La parte degli editori, Angelo Ricci teorizza il libro dei libri, scarnifica la trama per concentrare il tempo – passato, presente, futuro – in una sola dimensione essente.

Tutto 6662 è un magma verbale, un accavallarsi di piani spaziali e temporali, di mondi paralleli, reali e fantastici. Mondi battuti da “quelli che vivono nella e della maledizione della carta”, fantasmi di scrittori e di editori, da Bolaño a Moresco, da Giulio Einaudi a Calasso. Ma anche fantasmi di personaggi come il Mendel di Zweig. Una concentrazione di umanità vissuta in tutti i tempi al punto di ipotizzare come sogno supremo la compilazione di un’anagrafe universale dei morti che censisca i nomi di tutti gli abitanti del pianeta dalla creazione in poi.

Romano Augusto Fiocchi

[Angelo Ricci, 6662, Antonio Tombolini Editore, Collana Officina Marziani, 2017]


Romano Augusto Fiocchi è nato nel 1961 e vive tra Pavia e Milano. Giornalista pubblicista, ha esordito nel 1982 sulla storica rivista di cultura Il Calendario del Popolo e ha collaborato a giornali locali su carta e on-line. Si occupa di libri, editoria tradizionale e digitale, letteratura, arte e mostre d’arte. Finalista al premio di poesia Guido Gozzano 1983, ha pubblicato un romanzo - Il tessitore del vento (2006) - e diverse raccolte di racconti. Con il racconto Opernplatz ha vinto il premio “Le storie del Novecento” 2013.

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