LYTTA BASSET
IL SENSO DI COLPA paralisi del cuore
Traduzione dal francese a cura di Laura Marino, monaca di Bose Edizioni Qiqajon Comunità di Bose
Magnano (BI), 2007, pp. 120.
Titolo originale: Culpabilité, paralysie du cur
Il senso di colpa ci può paralizzare, occorre allora andare controcorrente, cogliendo il formarsi ed i motivi del meccanismo della colpevolizzazione, tutto questo in un cammino per arrivare a vivere una vita in libertà. Lautrice commenta, alle pagine 13-48, il passo tratto dallEvangelo di Gesù Cristo secondo Luca, capitolo 5, i versetti da 17 a 26. La nota pericope, detta impropriamente, La guarigione del paralitico.
Linterpretazione è lietamente coinvolgente e liberatrice.
La metodologia è magistrale: innanzitutto la traduzione dal greco è letterale, il senso interpretativo che ne scaturisce è un messaggio liberante, fondamentale, certamente non fondamentalista.
Tutto questo per arrivare a raccontare la guarigione da un senso di colpa totalmente paralizzante. In quanto nei passi paralleli degli Evangeli di Marco 2,1-12 e Matteo 9,1-8 luomo è sì un paralitico (paralitikón), ma nel racconto lucano la persona di cui si parla è un paralizzato (paralelyménos), il suo problema di salute non lo identifica e non lo definisce, è un essere umano, gli è successo qualcosa, è molto debole. Si direbbe nel linguaggio contemporaneo, è a pezzi, cosa fare allora per potersi rimettere in sesto?
Superare quel senso di colpa di auto-punizione che assottiglia quelluomo (in realtà il termine, ánthropos è includente, non vi sono esclusioni, infatti, è riferibile sia a: uomo o donna, bambino o anziano).
Gesù in Lc 5,20 dice, alla lettera: Ti sono lasciate cadere le tue colpe.
Cito da pagina 22: «Questo verbo (aphíemi), che spesso viene tradotto con perdonare, concretamente significa lasciar andare, accomiatarsi da, lasciar cadere. Luomo sente che la sua colpa è stata rimessa, lasciata cadere, sottinteso, da qualcuno più grande di lui. Se egli a sua volta deve lasciar cadere qualcosa, non sarà in ogni caso la sua creatività e la sua autonomia. Piuttosto è proprio quel senso di colpa che ormai appare come unauto-punizione».
La scaletta esegetica, alle pagine 29-30, vale da sola come rinforzo per la fede.
Raramente un libro riesce in poche pagine ad essere un invito a riscoprire lenergia vitale.
Lautrice Lytta Basset (Raiatea, nella Polinesia francese, 1950) psicologa, filosofa, teologa protestante, insegna teologia pratica allUniversità di Neuchâtel, è stata pastore della chiesa riformata di Ginevra.
Nella rivisitazione dei testi biblici offre spunti di rilievo graditi e sorprendenti per la vita quotidiana. Diverse le sue pubblicazioni tradotte in italiano, tra cui (cito qui i titoli usciti per le Edizioni Qiqajon): Dal non senso alla gioia (2017), per riscoprire lesistenza e la scelta di vivere.
Albe di speranza (2023), per ri-cominciare ogni giorno a vivere.