Franco Piccinini, "Il tempo è come un fiume"


Nel 2151 Franz Fenec è un investigatore della Polizia Temporale di MiTo, megalopoli del Nord Italia.
Un giorno Fenec si ritrova a indagare su uno dei casi più classici: un safari illegale nella preistoria, organizzato giusto perché qualcuno dei potentissimi Eletti possa braccare uomini di Neanderthal e ottenere il suo trofeo da esporre in privato.
Eppure questa volta c’è qualcosa di strano: tra gli Eletti che hanno partecipato alla battuta di caccia si verificano morti apparentemente naturali, ma che presentano alcuni aspetti poco chiari. No, proprio Franz non è convinto; il suo intuito non ha mai sbagliato, e ora lo induce a ricercare la verità che si cela dietro quei decessi.
Tra cronoscopi, terremoti temporali, universi alternativi e possibili paradossi si dipana così una vicenda che potrebbe portare a una catastrofe planetaria… e la chiave di tutto sono due misteriose e affascinanti ragazze.

Il tempo è come un fiume è il nuovo romanzo di Franco Piccinini, un grande amico della Biblioteca Bonetta.

Nato ad Asti nel 1954, si è laureato a Pavia ed esercita la professione di medico. Legge fantascienza fin dall’infanzia con letture di Verne, Wells e Mark Twain, passando poi ai juveniles di Heinlein e via via, attraverso la lettura di Urania. Galassia & C, ne è diventato un cultore e un esperto.
Ha una collezione personale di circa 7000 volumi, tra fantasy, science fiction, horror e divulgazione scientifica. Ha pubblicato il suo primo racconto su Robot, la mitica rivista diretta da Curtoni, nel 1978. Poi è rimasto in disparte per più di vent'anni. Ha ripreso solo qualche anno fa a scrivere, spinto dal desiderio di fare qualcosa di concreto per aiutare l'ambiente fantascientifico italiano, che gli sembrava in profonda crisi. Ha pubblicato il romanzo Ritorno a Liberia (tratto dal suo primo racconto) e il saggio Scienza medica e fantasie scientifiche (finalista al Premio Italia 2012 e al Premio Vegetti 2013), oltre a vari articoli su Nova SF* e racconti su Futuro Europa. Nel 2011 ha iniziato a collaborare con le Edizioni Della Vigna.

Segnaliamo la bella recensione del romanzo di Piccinini scritta da Carlo Mezinger a questo link.

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