L'Archivio storico racconta - 345 Eroi pavesi della Grande Guerra

L'Archivio storico racconta - 345 Eroi pavesi della Grande Guerra

Prosegue la rubrica L'Archivio storico racconta dedicata alla scoperta di storie, notizie, curiosità nascoste tra le migliaia di carte del nostro Archivio storico civico.


Tre ragazzi pavesi, tre storie, tre Fratelli, come li chiama il Poeta. Tre dei 345 giovani i cui atti di eroismo saranno sempre ricordati grazie alle testimonianze conservate tra le carte del fondo dell'Istituto Nastro Azzurro, sezione pavese, istituzione deputata al conferimento delle medaglie al valor militare: oro, argento o bronzo. I fascicoli personali dei soldati contengono i dati anagrafici, la raccolta delle testimonianze, la corrispondenza con la famiglia e le motivazioni che hanno condotto al conferimento delle medaglie.

Presentiamo una selezione della documentazione (fotografia e motivazioni) relativa a:

Giuseppe Franchi Maggi – medaglia d'oro
(classe 1890, nato a Pavia, morto sul fronte francese il 29 settembre 1918)

Mario Emilio Gatti – medaglia d'argento
(classe 1887, nato a Gropello Cairoli, morto nell'Ospedale da Campo n. 158 il 28 agosto 1916)

Giovanni Rolandi – medaglia di bronzo
(classe 1889, nato a Casorate Primo, morto sul Piave il 21 luglio 1918)


L'Archivio storico civico a partire dal 2015 ha iniziato un importante lavoro di schedatura, inventariazione e digitalizzazione dell'ingente materiale relativo alla Grande Guerra (schede anagrafiche degli Ospedali militari di riserva, corrispondenza, diari, cartoline, fotografie, cartografia e manifesti) grazie anche alla collaborazione con Regione Lombardia e Croce Rossa Italiana e in parte già pubblicato o in corso di pubblicazione sul nostro sito istituzionale.

Ad ottobre, in occasione della ricorrenza del centenario della battaglia di Caporetto, presenteremo i risultati del lavoro, i progetti di ricerca che ne sono scaturiti e le possibilità di sviluppo.


Scopri gli altri documenti presentati nella rubrica


I documenti presentati attraverso la rubrica “L'Archivio storico racconta”, così come tutti i fondi del nostro patrimonio, sono liberamente consultabili presso la sede di Piazza Petrarca 2 nei giorni e orari di apertura al pubblico.


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