Tim Heir, Julius e il fabbricante di orologi

Tim Heir, Julius e il fabbricante di orologi

Dammi ancora sette lunghi secondi, non chiedo di più, pensò Julius Higgins mentre girava l’angolo a rotta di collo e si immetteva in Ironmonger Lane.
Crimper McCready e i suoi due compari stavano guadagnando terreno. Julius correva a zigzag tra la gente che guardava le vetrine e correndo cercava l’insegna alla fine della strada. Eccola là, mossa dal vento, come una mano che saluta un vecchio amico. Libreria Higgins: specializzata in libri rari e difficili da trovare”.

Così inizia Julius e il fabbricante di orologi, racconto ambientato a Londra nel 1837. Il protagonista è il quindicenne Julius Caesar Higgins che vive con il nonno , proprietario di una libreria antiquaria al centro della città. La vita di Julius non è facile perché a scuola è vittima di un gruppo di bulli che quotidianamente lo molestano e lo terrorizzano. Un giorno nella libreria arriva un gentiluomo di nome Jack Springheel che riesce a mettere in fuga i bulli minacciandoli con uno strano bastone. Il signore cerca un testo rarissimo: il Diario di John Harrison, l’inventore del cronometro. Julius promette a Springhheel di cercare il libro ma il gentiluomo non è il solo a essere interessato al diario: c’è anche il Professor Fox , della Gilda degli Orologiai, che possiede uno strano orologio legato, in qualche modo, al poeta Percy Bysshe Shelley. Cosa c’è scritto su questo libro e cosa contiene d’importante? Julius non lo sa, ma dal momento che inizia la sua ricerca la sua vita cambia, passerà attraverso molte avventure, viaggerà nello spazio e nel tempo ritrovandosi improvvisamente sugli altopiani tibetani, incontrerà strani e perfidi esseri come i Grackack, i minacciosi e inquietanti clockman, bizzarri e misteriosi marchingegni come i «girachiave», automi dagli occhi telescopici. Il libro può essere visto come un romanzo di formazione, Julius, ragazzo inizialmente timido e insicuro, attraverso mille peripezie e confrontandosi con diversi mondi, riuscirà a sfidare i cattivi, acquisirà fiducia in sé stesso, imparerà a cavarsela da solo facendo affidamento sul proprio istinto e sul proprio cuore. Un libro rocambolesco e divertente, scritto con stile vivace e scorrevole, con una ricca e varia galleria di personaggi (alcuni dei quali realmente esistiti) che si fa leggere tutto di un fiato e che affascinerà non solo i ragazzi ma anche gli adulti. 

Età di lettura: dai 10 anni 

Antonella Dal Grande

[Tim Heir, Julius e il fabbricante di orologi, Feltrinelli, 2014]


Antonella Dal Grande, Laureata in Scienze Politiche all'Università la Sapienza di Roma, attualmente lavora presso il Ministero della Pubblica Istruzione. Collabora da anni con le biblioteche, in particolare con la Biblioteca Bonetta di Pavia, nell'organizzazione di eventi per la promozione del libro e la lettura.

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